Descrizione
La caccia da appostamento fisso alla selvaggina migratoria si inserisce a pieno titolo nella tradizione venatoria del territorio bresciano.
In questo lavoro si vuole affrontare l’argomento cercando di associarne due diversi livelli di lettura: il primo per capire come questa attività è andata storicamente radicandosi nel tessuto sociale, il secondo per comprendere il significato e il valore della sua presenza nel paesaggio.
L’attività venatoria da appostamento fisso presuppone un rapporto stretto del cacciatore con l’ambiente naturale poiché comporta una cognizione precisa delle abitudini della fauna migratoria e della sua alimentazione e una conoscenza approfondita della vegetazione e delle risorse di cui l’ambiente dispone.
Il cacciatore da capanno svolge un’attività continuativa per la preparazione del sito e per l’allevamento degli uccelli utilizzati come richiamo. Questi due particolari momenti di cura fanno la differenza con gli altri tipi di caccia.