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Gianni Pasquini
A cura di: Luigi Madoglio

Lessico bresciano

30.00

Categoria:
Collana: Vocabolario
Prefazione: Agostino Garda
Formato: 175x245x53 mm - pp. 912- illustrato - copertina rigida cartonata + sovracopertina plastificazione opaca
Edizione: 2014
ISBN: 978-88-8486-598-4
Product ID: 2916

Descrizione

L’autore non s’è posto il problema della pubblicazione del presente lavoro nemmeno per un momento. Anzi, quando gli si chiedeva se mai, ad opera ultimata, si sarebbe trovato l’Ente o l’Istituzione disponibile a produrre un vocabolario vero, non rispondeva nemmeno, parco com’era nell’uso della parola. Eppure la “parola”, con il suo significato, la sua peculiarità è stata sempre la sua “passione”. Nel duplice significato del termine e cioè di motivazione affettiva ed emotiva alla ricerca ed anche di fatica della ricerca, patire per ricercare.
Proprio la volontà di scoprire è stata la ragione che ha spinto il Maestro Gianni Pasquini a contattare personalmente le persone che usavano ancora direttamente il Dialetto come mezzo abituale di comunicazione. Uomini e donne delle nostre valli bresciane, delle aree del lago di Garda e d’Iseo, di Bagolino piuttosto che di Lumezzane e di Gambara, oltre che di Borgo San Giacomo, suo paese, ovviamente. Di quei territori, insomma, in cui il Dialetto, soprattutto grazie a qualche grande vecchio o saggio cultore, continuava ad essere lingua viva, capace di trasmettere con potenza evocativa emozioni, situazioni e sentimenti, concetti.
L’autore ha amato il mondo che col Dialetto si esprimeva e comunicava ed, a buona ragione, sosteneva che il calore ed il colore del vocabolo in Dialetto, di una locuzione, sono intraducibili perché nella trasposizione in lingua italiana avrebbero perso parte della loro potenza, del loro umore.
Perché pensare ad un vocabolario del Dialetto bresciano che proprio nel suo primo intento dovrebbe avere quello della traduzione dal volgare alla lingua nazionale?
Perché dare alle parole del Bresciano un senso unico di comprensione, almeno a livello nazionale, era, ed è, garantirne la sopravvivenza e fornire a studenti, insegnanti, cultori, studiosi e appassionati uno strumento valido.