Descrizione
«Ma và a dà via…» è l’ultima proposta di Costanzo Gatta, in ordine di tempo, che viene accolta dalla Compagnia della Stampa.
Esce ad un anno di distanza dal fortunatissimo «Fàm mia rider». Continua così ad arricchirsi la collana intitolata “Nel cassetto della memoria”, nata nel 2002.
Dopo «Chi che l’ha dit?» (le frasi famose dei bresciani), «Cöntem sö» (fatti e fatterelli della nostra gente), «Stórie e stòrie» (i più begli aneddoti d’ogni tempo), «Alt e Bas» (i primati vanto della brescianità), «Fam mia rider» (divertenti scherzi, battute, beffe cucinati dagli spiriti allegri di ogni tempo), è ora la volta di ricordare altri bresciani.
Sono coloro che persero la pazienza per un sopruso o per una scorrettezza, per una promessa mancata o per una bugia e sbottarono con un improperio popolarissimo. Non sarà espressione elegante, ma in compenso indica chiaramente la strada giusta che qualcuno avrebbe dovuto prendere, speditamente e senza nemmeno voltarsi indietro.
Ecco quindi gli episodi venuti alla mente. Essi sono preceduti da un veloce vocabolario bresciano contenente modi di dire, espressioni, frasi fatte per mandare al diavolo il prossimo, farlo zittire, promettergli cose spiacevoli o tiri birboni. E ancora esortazioni a non farsi calpestare da chi cerca di prevaricare. In sintesi: un prontuario di invettive che può rivelarsi utile…