Descrizione
Re della cucina d’autunno, periodo coincidente con la cattura di uccelli di passo, lo spiedo è piatto dal gusto unico ed inimitabile ed occupa un posto di sicuro rilievo nella gastronomia della nostra terra.
Ma lo spiedo non può essere considerato solo un modo primitivo di cucinare.
Nel bresciano è certo una forma di cultura. La ritualità dei gesti si mescola sempre ai racconti avventurosi di caccia in attesa della seduzione del gusto che incanta i sensi, stupendoci ogni volta.
Nel bresciano non esiste un unico modo di spiedare. Vi sono molte variazioni che si differenziano dalle valli alla pianura e a sua volta anche le destinazioni prevedono mille variabili a testimonianza dell’amore viscerale dei bresciani per questo piatto.
Il lavoro che segue ha voluto rappresentare l’intento di chiarire quali siano i riferimenti storici, culturali, artistici, che quest’espressione che non appartiene puramente all’antropologia gastronomica conserva, ripercorrendo a ritroso nel tempo il suo lungo cammino e volendo proporsi come una chiave di lettura che abbrevi un po’ le distanze tra i suoi detrattori e i suoi difensori con lo strumento della conoscenza.