Benvenuto sul sito della Compagnia della Stampa
Chiama ora +39 030 7090600
Close
Roberto Chiarini - Elena Pala

L’Automobile Club Brescia

Sport, società e costume nella città della 1000 Miglia

ITALIANO-INGLESE

Categorie: , , ,
Prefazione: Aldo Bonomi - Angelo Sticchi Damiani - Barbara Mazzali - Emanuele Moraschini - Laura Castelletti
Premessa: Roberto Chiarini, Elena Pala
Formato: 210x260x35 mm - pp. 368 - illustrato colori - copertina telata olandese
Edizione: 2025
ISBN: 979-12-5671-024-9
Product ID: 6444

Descrizione

Ricostruire la storia di un’impresa, di un ente, di un’istituzione è certo per uno storico un’avventura affascinante: in special modo l’indagine sull’Automobile Club Brescia ci ha spinti a portare in scena non solo automobili, motori, gare e imprese sportive. Le vicende del celebre ente automobilistico raccontano processi e cambiamenti che hanno investito nel suo complesso la società di cui la macchina è stata attrice, promotrice
e testimone. Si entra in territori che pertengono alla tecnica, all’economia, al costume degli italiani e ai prodigiosi cambiamenti che sono intervenuti in questo secolo, breve per il ritmo frenetico del suo svolgersi ma denso come non mai di trasformazioni e innovazioni tali che hanno reso incomparabile la società di oggi con quella di solo un secolo fa.
La fonte principale di questa ricerca è costituita dalle pubblicazioni periodiche (giornali e riviste) che nelle varie epoche, a partire dalla sua fondazione, hanno a qualche titolo hanno parlato delle vicende del club automobilistico della Leonessa. Non esiste infatti (o non è consultabile o non è ordinato) l’archivio del sodalizio bresciano, così come quello dell’Automobile Club d’Italia.
Nelle informazioni raccolte si possono spesso dunque riconoscere alcuni tratti di parzialità (soprattutto nel caso della stampa di regime), e i dati sono talvolta condizionati dal filtro dell’interesse che ha orientato la ricostruzione dei fatti – che presentano arbitrarie lacune, deformazioni o nei quali si possono rintracciare evidenti omissioni. Questo non toglie che si sia fatto quanto possibile per arricchire la documentazione, attingendo ad archivi locali e nazionali capaci di implementare in maniera organica il resoconto della vita dell’ente.
Ci piace pensare allora di aver ricostruito una storia non autoreferenziale, tutta rivolta cioè a raccontare la vicenda interna dell’ente (e inevitabilmente destinata mettere in ombra o minimizzare scorni, sbagli, smentite, sconfitte) ma un più ampio paesaggio che ritraesse la temperie del tempo, collocando il club all’interno della storia complessiva del territorio in cui ha operato e continua a operare. Una storia che abbraccia un secolo intero in cui è cambiato radicalmente il volto della società bresciana come di quella nazionale.

Roberto Chiarini, Elena Pala