Descrizione
Storia di famiglia? Sì, ma non nel senso di dissapori domestici. È più giusto scrivere: «storia di una grande famiglia» e che si iscrive direttamente nella storia. E che famiglia! Poiché si tratta qui dei Durazzo, che molti storici francofoni hanno l’abitudine di chiamare «les Duras».
I Durazzo, venuti dall’Albania, si sono installati in Liguria. Hanno marcato con la loro impronta i secoli, dal XIV fino al nostro. Dal XV secolo, hanno contatti con i Grimaldi, allorquando il golfo di Monaco diventa la base navale, da dove i Francesi e il loro alleato Louis II d’Angiò partono per una spedizione contro Genova e i «Duras», ma anche nelle circostanze più fauste, quando, più tardi, nel XVIII secolo, Giulia Maria Durazzo sposerà Pier Grimaldi, imparentato con i Sovrani di Monaco.
«I Durazzo» è il soggetto che tratta instancabilmente la scrittrice Angela Valenti Durazzo, dopo avere sposato Giuseppe Maria Durazzo, Console Onorario d’Albania a Monaco. Ed è precisamente nel Principato che ha pubblicato, nel 2004, il suo primo grande libro, intitolato «I Durazzo da schiavi a dogi della Repubblica di Genova», ricco di informazioni sulla nobile dinastia, abbondantemente illustrato, accuratamente stampato e rilegato.
La presente opera, così rimarcabile fin dalla sua presentazione, riguarda un personaggio della prestigiosa dinastia, Giacomo Durazzo, fratello del Doge di Genova, Marcello Durazzo, nell’epoca nella quale un nuovo modo di pensare si apre agli intellettuali europei, sulla scia dell’Illuminismo. Spirito universale, Giacomo tiene una corrispondenza sia con Voltaire che con Rousseau. Uomo d’azione, d’avventura, egli è ambasciatore di Genova a Vienna, segretario privato di Maria Teresa d’Austria, librettista, organizzatore di concerti e di spettacoli, scopritore di talenti. È lui che assume e lancia Gluck. È lui che crea il primo nucleo dell’Albertina di Vienna ed è lui ancora che mette insieme la più importante collezione di manoscritti di Vivaldi.
Nominato ambasciatore imperiale a Venezia, riceve nella sua residenza, Wolfgang Amadeus Mozart con suo padre. Sebbene non ne condivida i difetti, frequenta il celebre libertino Casanova.
Questo nuovo libro di Angela Valenti Durazzo si legge come un romanzo, un romanzo di avventure, ma di avventure vere, fatte di dettagli imprestati alla storia, attestati da documenti autentici e irrefutabili.
Lo stile è denso, ricco e senza sbavature, lo stile di uno scrittore che è passato dalla scuola del giornalismo prima di avvicinarsi al mestiere di storico.