Descrizione
Gli aspetti che maggiormente contraddistinguono la sensibilità progettuale del geometra libero professionista sono senza dubbio quelli che si riferiscono alla sua cultura, al suo sapere e alle sue conoscenze. Esse quasi sempre trovano il loro fondamento nella memoria, nella storia e nelle vicende professionali di chi l’ha preceduto.
È per questo che al Collegio, da diversi anni, l’impegno intellettuale e quello economico sono stati indirizzati alla riscoperta storica della nostra professione che per lungo tempo è stata in verità troppo poco ricercata.
È uno stimolante viaggio a ritroso nel tempo che parte dalle prime notizie sugli antichi agrimensori d’Egitto sino a giungere al Catasto Italiano dei primi decenni del ’900, che ci accompagna a scoprire l’origine e la funzione delle mappe sul nostro territorio e via via a rileggere la cartografia sempre più precisa e descrittiva sino alle planimetrie, spesso mirabili nella loro rappresentazione grafica, che, citando l’autore, “sono circoscritte, dettagliatissime e hanno fissato per sempre la realtà urbanistica del territorio”.
E questo interessantissimo viaggio di immagini e di notizie fa lentamente scaturire l’essenza della nostra professione; se è pur vero che oggi possiamo avvalerci nelle misurazioni e nelle rappresentazioni grafiche di sofisticate tecnologie computerizzate, non si può dimenticare che la scienza della topografia, nelle sue formulazioni storiche e nella codificazione dei suoi metodi operativi, nasce a partire dal ’500 e si sviluppa e si consolida attraverso il ’700 e sino alla fine dell ’800. E nell’opera tutto ciò è rappresentato dallo scorrere delle stupende tavole a colori, ma anche e non meno da quelle molto significative in bianco e nero.