Descrizione
Luigi Francesco Fè d’Ostiani nacque a Brescia, nella dimora di famiglia, il 20 ottobre 1829. Sia il padre Giulio sia la madre Paola Fenaroli appartenevano a due delle famiglie più antiche della nobiltà cittadina. Nel 1849 partecipò attivamente ai moti delle Dieci Giornate: di questo evento lasciò una narrazione, che venne pubblicata solo dopo alcuni anni dall’Ugoletti.
Compì i primi studi nella città natale, e appena ventenne iniziò a frequentare lo Studio universitario di Padova, giungendo, nel 1852, a conseguire la laurea in diritto canonico e civile. Il 2 luglio di quello stesso anno entrò in Seminario a Brescia ed il 14 gennaio 1855 venne ordinato sacerdote.
I biografi lo descrivono come fosse, fin da allora, dedito agli studi e frequentasse biblioteche ed archivi. I prolungati soggiorni a Roma per motivi di studio fecero sì che Pio IX, il quale lo aveva nel frattempo conosciuto ed apprezzato, lo nominasse dapprima cameriere segreto e successivamente prelato domestico. Tornato a Brescia, ricevette dal vescovo Girolamo Verzeri la nomina all’ufficio di procancelliere e archivista vescovile.
Nel 1872 venne nominato canonico teologo della Cattedrale e l’anno successivo preposito mitrato della chiesa dei SS. Nazaro e Celso. In questa parrocchia si impegnò costantemente a favore dell’educazione dei giovani, aprendo e mantenendo a sue spese le scuole di disegno, di scultura, di canto e di telegrafia. Fu anche esaminatore sinodale, direttore dell’Istituto delle suore Canossiane e presidente della Biblioteca circolante delle buone letture.
Autore di numerose pubblicazioni e indefesso raccoglitore di documenti, dedicati in particolare alla storia civile ed ecclesiastica di Brescia, venne annoverato fra i membri della Società di storia patria e dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti. Ddalla Municipalità cittadina ottenne anche l’incarico di commissario della Biblioteca Queriniana.
Interessato particolarmente alla storia locale, Fè d’Ostiani compì ricerche sulla storia e sull’arte di Brescia, sulle parrocchie, sulle famiglie nobili cittadine e raccolse memorie e documenti originali. Vastissima la sua attività editoriale, con monografie ed articoli su giornali e riviste. Morì a Brescia il 3 gennaio 1907.