Descrizione
Quel che qui ci interessa non è la Grande Storia, costellata da avvenimenti ed accadimenti. Sulla Seconda Guerra Mondiale sono stati, giustamente, spesi oceani di inchiostro per dar conto di un conflitto che segnò, anche con le sue conseguenze dirette e indirette, la storia di tutti noi. Il nostro interesse è la Memoria, ossia il non dimenticare. O meglio, il conoscere quella guerra attraverso la Storia Minore, raccontata e scritta da persone “normali”. Le testimonianze dirette di chi visse quel dramma in prima persona e che ancor oggi, per fortuna o per grazia di Dio, è fra di noi per raccontare, per spiegare, per farci comprendere, sono un grande tesoro ed un’opportunità didattica unica.
Non a caso, in questo libro i protagonisti sono quei reduci, quei soldati di Pontoglio che hanno trovato la forza e la volontà di raccontare la loro esperienza settant’anni dopo. Rivivendo, non senza emozioni e qualche difficoltà, quei terribili anni trascorsi su diversi fronti, nel pieno di una guerra che ha sconvolto tutto e tutti e che ha lasciato dei segni indelebili, nonostante il trascorrere naturale del tempo.
La Memoria è un diritto, ma il ricordo – il senso di ricordare attraverso le parole di chi c’era quegli avvenimenti affinché la Storia non si ripeta mai più e si comprenda sino in fondo l’esatta portata di quella guerra – è un dovere. Un dovere verso noi stessi e, in particolare, verso le nuove generazioni. Perché il sacrificio umano di molti, troppi soldati italiani rimanga quanto meno di monito ai giovani d’oggi e sia servito per la nascita e lo sviluppo di quei valori di democrazia e libertà di cui tutti oggi beneficiamo.
Per non dimenticare, mai.