Descrizione
I canali industriali a Gardone sono ormai da lungo tempo una presenza marginale. Mantengono ancora un certo richiamo visivo nella frazione di Inzino, mentre nella zona centrale di Gardone l’unico canale rimasto si inabissa per chissà dove e non interessa più il distratto cittadino del Duemila, in genere motorizzato.
Al centro della presente ricerca storica ed economica vi è la storia del “Consorzio sponda destra del Mella” di Gardone Val Trompia in quanto il progetto di ristrutturazione dei canali idrici locali e della centrale idroelettrica da parte dell’Amministrazione Comunale, con lo scopo di autoprodurre corrente elettrica per usi prevalentemente pubblici, riguarda i principali canali e la centrale dello storico consorzio.
Il libro traccia uno schematico, ma sicuramente utile, affresco della storia produttiva gardonese e valtrumplina (in Appendice vi è un breve saggio sul più ampio sistema idrico triumplino) permettendo al lettore di comprendere, grazie anche agli efficaci e chiari paragrafi relativi al funzionamento di mulini e fucine, e in quelli curati dal progettista della ristrutturazione Ingegner Nino Frosio, gli aspetti tecnici di queste risorse così fondamentali per la crescita economica di Gardone e della valle.
Gardone, come è noto, è capitale della produzione armiera, ma questo è stato possibile anche in virtù del “controllo delle acque” dell’ormai inquinato Mella e del rifornimento delle “ferrarezze” da parte delle miniere di ferro locali: senza queste due risorse complementari e fondamentali la storia economico-produttiva e umana di Gardone e della Valle Trompia intera sarebbe stata e sarebbe tuttora un’altra.