Quando finì di scrivere quella lunga relazione erano le tre di notte. Ripose i fogli nel raccoglitore e si abbandonò sullo schienale della poltrona, allargando le braccia per sgranchirle. Era seduto alla scrivania dalle nove della sera precedente e si sentiva tutto intorpidito, ma soprattutto era di pessimo umore perché Alessandra non era andata ad augurargli la buonanotte, come faceva sempre quando egli si attardava nel suo studio a lavorare. D’altra parte avrebbe dovuto prevederlo; certamente sua moglie era ancora in collera con lui a causa del loro litigio. Mentre cenavano, Alessandra gli aveva detto che le avevano telefonato i suoi amici di Barcellona per invitarla a trascorrere qualche giorno con loro e che perciò, il posdomani, sarebbe partita per la Spagna…