Descrizione
Il breve dialogo qui presentato fu scritto da Akatugawa Ryunosuke nel 1927, non molto tempo prima di morire, e pubblicato postumo lo stesso anno.
Più che i filosofici dialoghi di Platone il testo rievoca un’appassionata apologia della lealtà e coerenza di vita dell’autore. Si tratta di una concitata e vibrante discussione, quasi un alterco, dove è possibile leggere la tragica esistenza di uno dei più grandi scrittori giapponesi del Novecento, morto suicida a trentacinque anni.
Rifacendosi ai miti, alle leggende e alle favole dell’Antico Giappone e dell’Asia, Akatugawa li riscrive in una luce diversa, tanto che un critico definisce le sue narrazioni “racconti moderni che portano il vestito della storia”.
Tutto, comprese antiche tradizioni cristiane, è reinterpretato alle luce di nuovi concetti, in situazioni paradossali di sapore zen e con l’ausilio di tecniche stilistiche occidentali.
In ogni pagina poi aleggia, elegantemente descritta, una visione pessimistica della vita che non lascia spazio ad alcuna facile consolazione. Anche questo, forse, contribuisce a far sì che alcuni dei suoi racconti, secondo Mishima Yukio, rimangano come splendidi classici della letteratura giapponese.