Descrizione
…Incominciando a vagare nella pagina bianca, ho raccolto le idee, i frammenti di frasi, che affollavano la mia mente. Il ricorso all’Io narrante, infatti, mi ha consentito di ritrovare in me stesso la funzione narrativo-affettiva e divenire, tramite la scrittura, consapevolezza della volizione nelle scelte di Franco, il protagonista, che attraverso una narrazione sofferta mi ha riportato gli eventi che hanno caratterizzato la sua vita. Un modo per assaporare le bellezze del vivere, pur portandone le innumerevoli cicatrici.
A testimoniarlo ci sono punti di sospensione per ricordare che essi usano la pausa che esprime le ansie di cui è intrisa la vita del protagonista…
Il tutto per rendere compartecipe il lettore e trattenere il respiro, insieme all’autore…, per dilatare il tempo… per instaurare un rapporto di complicità… per gustare i silenzi e dare volto al gioco, all’allusività, alla verità del proprio vissuto… senza indugiare in futili artifici al di là dei lacci che imbrigliano il tempo finito, ho scelto di scrivere in prima persona.
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“In certi momenti ci sentiamo goffi e insoddisfatti…
Mi è stata compagna e guida la consapevolezza
sono tornato più forte alla realtà del fare, del vivere,
del sentire le emozioni in un continuo desiderio di futuro…
Vento e pioggia non hanno turbato il mio essere uomo, padre, nonno!”