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Franco Robecchi
A cura di: con un'introduzione di Stefano Molgora

Visioni di Brescia

Immagini della città scomparsa e della città mai apparsa

35.00

Categorie: , ,
Introduzione: Stefano Molgora
Contributi: Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia
Formato: 232x260x11 mm - pp. 144 - illustrato colori - copertina semirigida su cartoncino con alette lunghe - plastificazione opaca
Edizione: 2023
ISBN: 978-88-8486-924-1
Product ID: 5755

Descrizione

Le città nascondono storie, segreti, ambizioni, progetti pensati ma non realizzati. Brescia non fa eccezione e questo interessante sguardo al suo passato e alle mancate trasformazioni ne è la palpabile testimonianza, ricca di documentazione fotografica e storica.
Nel bel lavoro di Franco Robecchi non mancano proiezioni di fantasia di natura artistica e immaginifica che raccontano non solo le vicende, ma anche le aspirazioni e gli affascinanti sogni di una città come Brescia, produttiva ma anche creativa e adattiva. Una città in costante fermento economico e sociale, che ha sempre avuto trasformazioni importanti per essere un capoluogo di provincia: una provincia con un notevole PIL sia a scala regionale che nazionale e che pure in campo europeo occupa una posizione di prestigio.
Ed è proprio questa importanza produttiva che, ben sorretta da una matrice culturale e artistica di primo livello, ha stimolato nei tempi modifiche, ampliamenti, espansioni e progetti trasformando il territorio sotto la spinta di uno sviluppo sociale ed economico, una spinta che nelle varie epoche non ha mai conosciuto soste e ristagni significativi.
Le attività industriali e artigianali di qualità, la lavorazione dei metalli, l’estrazione del marmo e degli inerti, la produzione di materiali da costruzione presenti da secoli, l’evoluzione dei sistemi commerciali e di scambio non potevano accelerare lo sviluppo di Brescia e la sua provincia negli ultimi 150 anni ad una velocità maggiore di quanto sia avvenuto. E questo sviluppo costante, rapido e salutare in ogni settore dell’economia locale (ma non sempre altrettanto salutare per l’ambiente…), si è trascinato appresso trasformazioni paesaggistiche ed urbane a volte distruttive o sostitutive oltre alle micro-trasformazioni congenite alle normali attività umane.