Descrizione
Presentare su supporto cartaceo e a stampa il catalogo degli incunaboli della Fondazione Morcelli-Repossi diventa un omaggio, nella forma oltre che nella sostanza, all’argomento e all’oggetto della pubblicazione.
In epoca di dirompente prevalenza del digitale e del virtuale – digital first è il mito dei nostri giorni – la versione editoriale classica può persino sembrare fuori tempo e fuori luogo. Ma così non è, al di là dell’ormai celebre citazione di Umberto Eco, grandissimo bibliofilo: il libro è un’invenzione perfetta; come il cucchiaio e la ruota, è essenziale, efficace, di immediata fruibilità.
Gli incunaboli segnano la svolta epocale di quell’invenzione. Non sanciscono l’origine del libro e neppure delle biblioteche, che a metà del XV secolo, quando a Magonza Johan Gutenberg mise a punto i primi esperimenti di stampa con caratteri mobili, avevano già almeno due millenni di una storia che affonda le radici nei canneti di papiro lungo il Nilo. Su quelle sponde del Mediterraneo è nata anche l’idea ambiziosa di riunire tutti i libri del mondo. Progetto, mito, sogno. Lo stesso che, in fondo, ancora ci coinvolge e ci appassiona.