Descrizione
Perché Giulio Balzani è rinchiuso da anni in un manicomio sotto falsa identità? Perché è costretto nella camicia di forza e stordito dai farmaci?
Giulio “dondola e pensa, pensa e dondola”, mentre lo raggiungono a intermittenza lampi confusi di un’esistenza lontana e non più decifrabile: paesaggi sfuocati, echi nebulosi di tenerezze, misteriose parole, voci non più distinguibili.
Qualcuno però ancora lo cerca: Emma, la madre, che non lo crede morto, affida l’incarico di rintracciarlo a Ottavio Mainucci, un affermato professionista di mezza età, “stazzonato” nell’abito, ma ancor più sgualcito nell’anima. Bella, decisa e signorile, Emma è forse la donna inconsciamente desiderata da Ottavio, a sua volta intrappolato nella camicia di forza di una scolorita routine borghese da cui ha bandito da tempo ogni desiderio.
Da questo momento, la vita di Ottavio non sarà più quella di prima: la ricerca di Giulio diventa presto, tra travolgente passione e oscuro rimorso, la ricerca tardiva e angosciata di se stesso, di un approdo inatteso e confusamente intravisto nelle nebbie del cuore e della mente in cui anch’egli, proprio come Giulio, vaga disorientato.
Nell’amore di Emma i destini dei due sembrano convergere, finché…
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Non nuova alla narrativa e già gratificata di riconoscimenti critici, Daniela Negri è qui al suo esordio romanzesco, con una storia abilmente costruita a metà tra il giallo e il racconto psicanalitico, nelle cui trame tortuose conduce abilmente il lettore, senza mai cadute di tensione.
Colpiscono in questo primo romanzo della Negri la maturità di scrittura, apprezzabile nella tessitura allusiva dei dialoghi, nonché nella conformità con luoghi e situazioni (il quotidiano manicomiale ci sembra restituito con straordinaria aderenza), e la destrezza con cui sa orchestrare quell’intrico enigmatico di sogno, allucinazione e realtà in cui forse anche ciascun lettore si è, almeno una volta nella propria vita smarrito.