Descrizione
“E Giselle ormai non portava più rossetto… aveva occhidi luna… dita nude… caviglie sottili… camminava senza scarpe, da sola, sulle dune del suo deserto…
Ritornavano in lei, a passi roboanti, i tempi della sua infanzia, ma non voleva assomigliare a sua madre, rifiutava la casa di neve, dove era cresciuta e non voleva che la sua creatura dovesse vivere la sua stessa vita.”
Fin dall’esordio si comprende che è la figlia Giselle ad esser vittima del complesso ingranaggio che muove la sfilacciata relazione dei suoi genitori, Franco e Vanna.
Giselle è posta, volente o nolente, al centro del sempre più doloroso groviglio di forti emozioni, di legami affettivi ambivalenti, di stati d’animo contrapposti. Fin dalla propria infanzia, subisce le conseguenze delle inconsulte azioni dei propri genitori, essendo costretta a vivere con “disincanto la propria realtà bambina” proprio per l’irresponsabilità e l’immaturità degli adulti, che, invece, dovrebbero prendersene cura.