Descrizione
Lo Stendardo, emblema visivo della tutela spirituale affidata alla Madonna e ai santi, fu commissionato dagli orceani nel 1514 a Vincenzo Foppa, uno dei più noti artisti lombardi del periodo rinascimentale, per scongiurare una peste che teneva sotto scacco la comunità.
È fuor di dubbio uno dei più importanti dipinti non solo all’interno del catalogo di Vincenzo Foppa, ma di tutto il Rinascimento lombardo. Ultima opera documentata del grande pittore nato a Brescia da una famiglia originaria di Bagnolo Mella, dipinto quando l’artista aveva ormai quasi raggiunto la venerabile età di novant’anni, rimane una sorta di vero e proprio testamento spirituale, conclusione di una parabola artistica che ha tramandato ai posteri il nome di Foppa come padre spirituale di tutta la grande pittura bresciana rinascimentale.
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Il ritorno dello Stendardo a Orzinuovi, che è sempre stato esposto presso la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, riporta la città e la sua storia al centro dell’attenzione risarcendo per alcuni mesi la comunità privata in passato dell’opera d’arte orceana più rappresentativa, nota ed invidiata. Questo Stendardo ci ricorda più che mai la normalità del dolore scongiurando la peste antica e rammentandoci che ogni epoca si confronta con le proprie sciagure ed epidemie (COVID docet!).
Insieme allo Stendardo sono in mostra nella Rocca di Orzinuovi altre opere di grande prestigio dell’artista lombardo e il percorso è valorizzato dalla presenza di studi di storici e artisti sulla pittura di Foppa, che forniscono informazioni precise e ne puntualizzano gli aspetti stilistici, le caratteristiche fisiche e i restauri.