Descrizione
I racconti che Enrico Morovich pubblicò sul “Giornale di Brescia” tra il 1949 e il 1978 e ora qui raccolti tutti insieme per la prima volta in un unico volume, sono ben centoquarantadue, cui se ne devono aggiungere altri due pubblicati su “Brescia lunedì” nel 1948 e solo recentemente ritrovati. Sebbene brevi, in alcuni casi brevissimi, sono in grado di documentare con una certa completezza tutte le tematiche proprie del mondo poetico dello scrittore: la predilezione per l’aspetto onirico della realtà, la continua e particolare attenzione alla nota eversiva dell’esistenza, l’ossessivo gioco a rimpiattino con la morte, oltre alla ricerca continua, sul versante dell’espressione, di un nitore della scrittura, sempre chiara e consapevole anche là dove ad alcuni, lettori disattenti, è potuta apparire dimessa ed ingenua. Ma soprattutto in questi racconti è possibile ritrovare il gusto, tipicamente moraviciano, per il gioco dei contrasti e la permanente sottesa ironia per tutto ciò che in genere tendiamo a considerare, da un punto di vista comune e quotidiano, di somma importanza.
Dotato di fantasia fervidissima e, nel contempo, attento osservatore a cui non sfugge il particolare realistico o il dettaglio significativo, Enrico Morovich in questi racconti descrive la vita nei suoi aspetti sia fantastici che quotidiani. Assistiamo alla messa in forma di un mondo dove sia l’autore che i personaggi (siano essi uomini o animali) agiscono immersi a volte nel contesto sociale, a volte nel paesaggio di una natura indefinita, ma sempre sul limite di essere abbagliati dalla fantasia e trascinati da un momento all’altro nel vortice dei sogni.