Descrizione
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Morcelli-Repossi ha particolarmente voluto questa mostra, in ricordo e in omaggio di un grande artista recentemente scomparso, Floriano Bodini, che nella Fondazione clarense non solo è stato ricordato in due mostre sulla grafica (una personale e una antologica), ma della Fondazione è stato soprattutto un amico e un generoso sostenitore: a lui dobbiamo la donazione di una trentina di sue incisioni e il permesso di fusione in bronzo di due sue sculture. Bodini, negli anni Cinquanta a Milano, fa parte di quella tendenza artistica che il critico Marco Valsecchi ha definito “Realismo esistenziale”; è un gruppo di giovani amici che, contrapponendosi al realismo ufficiale “ideologico” dell’immediato dopoguerra, vive una temperie culturale comune, fatta di denuncia sociale, ma soprattutto di un clima e di una sensibilità che si richiama all’esistenzialismo francese e alla fenomenologia husserliana. Si riporta l’attenzione sul privato, sulla realtà quotidiana, sul singolo, sui suoi sentimenti, le sue introversioni, la sua alienazione di fronte all’esistenza cos“ “inautentica”…
È un richiamo che ancor oggi non ha perso la propria forte valenza etica e sociale, affinché l’uomo non dimentichi l’essenza della sua interiorità e non finisca automa tra gli automi.
Bodini e i suoi amici sono con noi in questa mostra e ci invitano a riflettere su chi siamo, donde veniamo, dove andiamo…