Descrizione
Floriana Maffeis si pone di fronte all’Oratorio di San Rocco di Alfianello, appena restaurato, con il consueto spirito di rigorosa ricerca e di acuta interpretazione, puntando soprattutto sulla lettura simbologica, senza però mai perdere di vista il contesto storico che coinvolge tutti i protagonisti, dal Santo di Montpellier – patrono principe contro tutti i contagi pestilenziali – sino ai committenti e, dove possibile, alle maestranze che concretamente hanno costruito la chiesa.
Ci troviamo di fronte ad un’opera multiforme, ove la prolungata osservazione dell’iconografia porta a sviscerare significati talvolta impensati, ribadendo ancora una volta che la ricerca iconica e simbologica può contribuire sempre più ad una lettura innovativa delle sterminate iconografie dell’arte cristiana, ove, al di là di ciò che potrebbe apparire troppo soggettivo (o, come qualcuno obietta, inquinato da intrusioni criptiche o addirittura cabalistiche) viene espressa la convinzione che la fede, oltre che mediante lo strumento principe della parola comunicata ed ascoltata (fides ex auditu) possa essere veicolata con altrettanta fecondità anche dallo splendore rutilante e dalla forza narrativa della sequenza delle immagini (fides ex visu).