Descrizione
Attraverso una disamina penetrante e disincantata, Marc Augé affronta in questo agile saggio la problematicità subito evocata dalle nozioni di identità e alterità, che scaturisce in prima battuta dal fatto stesso che ci serviamo dei medesimi concetti per rifarci all’individuo e alla collettività. Se è vero che «l’alterità è all’origine dell’identità di ogni individuo» e che il senso sociale è l’insieme delle relazioni attraverso le quali si costruisce ogni identità; se è vero altresì che l’uomo non può esistere da solo come già ricorda Aristotele, è altrettanto evidente che la posta in gioco del rapporto che corre tra noi e gli altri non può trovare una sua esaustiva esplicazione nell’a priori del simbolico.