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Carla Boroni

Il principe azzurro è morto… e neanche Cenerentola sta tanto bene – FLUO 4

Una riflessione femminile al giorno

14.00

Categoria:
Collana: Collanina FLUO - 4
Prefazione: Roberto Gitti
Introduzione: Barbara Morandi
Formato: 120x190x20 mm - pp. 312 - copertina con alette plastificazione opaca
Edizione: 2011
ISBN: 978-88-8486-460-4
Product ID: 2631

Descrizione

Ho pensato ad un libro per persone come me: donne che hanno (o perlomeno hanno avuto) troppo da fare, iperattive – un po’ per forza un po’ per amore – che vanno spesso di fretta, che si prendono cura degli altri ma che hanno, con cura certosina, trascurato se stesse (tutto quel che dico non è puramente casuale) con il risultato di ritrovarsi incasinate (quando va bene).
Incasinate, ma complessivamente soddisfatte. Perché? Perché abbiamo fatto sempre quel che abbiamo voluto, nel bene come nel male.
E poi, personalmente, l’aver sempre “pensato” (parola grossa) e messo le mie meditazioni nero su bianco mi ha permesso di capire, a posteriori magari, anche gli errori fatti.
Sarà vero, in questo contesto, che, come si dice adattando un vecchio adagio “una meditazione al giorno toglie il medico di torno”. Almeno possiamo provarci. Sono riflessioni un po’ sagge, un po’ audaci, un po’ divertenti, provocatorie, lievi o profonde; e sono al femminile, insomma dovrebbero aiutare le donne (ma io sono per le pari opportunità, quindi la riflessione è aperta a tutti) ad affrontare le cose della vita in maniera diretta e positiva per aprirsi, per quanto possibile, alla serenità e all’autonomia.
L’idea è stata quella di proporre un pensiero, per ogni giorno dell’anno, riflessioni di donne diverse per età, cultura, formazione ed esperienze, accompagnate da mie considerazioni e argomenti vari a me particolarmente cari, ma anche di uomini (più o meno illustri) su argomenti frequentati dal mondo femminile.
Queste riflessioni non ci dicono che cosa fare né ci danno indicazioni su come dovremmo essere e soprattutto non danno risposte assolute. L’intento, vero, è di risvegliare, in ogni donna, sensazioni ed emozioni sopite, in modo da favorire l’orientamento verso quelle possibilità di cambiamento che possano migliorare la qualità della nostra vita.
E siccome, a mio avviso, c’è anche un tempo, durante la giornata, per riflettere, cerchiamolo! Magari è più un tempo mentale, una sorta di metafora; per questo volume vorrebbe essere “quello della sera”. Insomma, è la proposta per una breve pausa, pochi minuti di meditazione
per concludere una giornata trascorsa magari in ambienti faticosi, in habitat spesso stressanti, con tante persone che ci hanno succhiato l’anima. Comunque, per rassicurare i miei 24 lettori (concedetemi il vezzo… amo fare l’eco al mio adorato don Lisander pensando ad un lettore in meno dei suoi), nessuna critica alla società dei consumi, al problema ecologico (seppur oggi di primaria importanza), al condizionamento e alla conseguente alienazione dell’uomo. Non è questo il luogo per portare avanti discorsi del genere. Resta però la considerazione inconfutabile – per cui si sviluppa il libro – che mai come oggi il ritmo dell’esistenza ha minato con tanto accanimento l’originalità stessa del pensiero dell’uomo. Aggrediti su tutti i fronti, bersagliati da slogan idee e ideologie d’ogni genere, noi poveri uomini e donne andiamo sempre più smarrendo la nostra autonomia intellettuale: persino quelli che sono i momenti essenziali della giornata, e quindi dell’esistenza, vengono via via svuotati di significato e quindi eliminati (gli unici riti che ci restano sono quelli delle pastiglie da prendere… perché tutti ne prendiamo…). È in quell’ora che intenerisce il core, che si può compiere il miracolo di stare “raccolti” con noi stessi.
Nel concepire questo florilegio di massime e quindi di pensatori (più o meno consapevoli) ho cercato di non pormi limiti di sorta, se non quella che, fino a giugno, le riflessioni sono affidate al pensiero femminile, mentre quelle da luglio a dicembre a quello maschile, ma sempre in qualche modo, rivolto alle donne (nel bene e nel male). Per il resto nessun limite di tempo, di civiltà, di fede, di filosofie e di ideologie. Ho riflettuto su un mondo che ho sempre sostenuto, e non solo a parole (in università intorno a me ho solo assistenti donne…).
Insomma metà anno per genere, ma il fulcro è l’universo femminile. Alla compassata meditazione del monaco ho accostato la brutale e ironica battuta dell’attrice comica di turno, ho riflettuto, su tutto, e filtrato in modo personale.
Accanto al pensiero mistico, o comunque religioso, (soprattutto cattolico, perché più vicino alla mia sensibilità) ho preso in considerazione un pensiero laico, illuminista, radicale o altro che fosse. E poi massime di chi non pubblica o scrive; minoranze, soprattutto donne, che mi hanno fatto pensare e approfondire i tanti segmenti compositi di tutti i ginecei del mondo. Voglio insomma il corto circuito che elettrizza il pensiero e che spinge l’immaginazione ad annodare le singole frasi in un tutto, quasi fossero piccoli tocchi di una grande pittura. Tutto questo divertendomi e cercando di far divertire, senza intenti polemici… semplicemente uno spunto per la meditazione, con qualche divagazione letteraria.