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Magda Ferrari Donati

Il notaio e il cittadino straniero

Associazione Culturale “Albertano da Brescia” – Consiglio Notarile di Brescia

Categorie: ,
Prefazione: Notaio Mario Mistretta e Notaio Giovanni Battista Calini
Formato: 165x235x5 mm - pp. 72 - brossura - copertina con plastificazione lucida
Edizione: 2012
ISBN: 978-88-8486-524-3
Product ID: 2744

Descrizione

Il XLI Congresso Nazionale del Notariato, svoltosi a Pesaro nel settembre 2005 e dedicato al confronto tra sistemi giuridici diversi, fu introdotto dal presidente del Consiglio Nazionale con un’efficace analisi sulle implicazioni giuridiche della globalizzazione. Al termine della sua relazione, Paolo Piccoli si soffermò sul ruolo del notaio, il quale “non può che essere un soggetto dinamico, in simbiosi con lo sviluppo economico e sociale, diventando con ciò un protagonista legittimato anche dalla sua capacità di interpretare il nuovo e non solo dalla sua forza tradizionale di dare certezze”.
L’intervento in atto di soggetti stranieri mette sovente a dura prova la “forza tradizionale” del notaio, e stimola – quasi facendo di necessità virtù – la capacità di interpretare il nuovo.
Questa osservazione corrisponde anche all’esperienza quotidiana del notariato bresciano, in un territorio che detiene primati nazionali (e non solo) per intensità dei flussi immigratori. Brescia è il laboratorio di tante esperienze di positiva integrazione, ma è anche assurta alle cronache nazionali come il teatro di una clamorosa forma di protesta attuata da alcuni cittadini stranieri.
L’integrazione non passa solo attraverso le grandi scelte del legislatore (nazionale e sovranazionale), ma muove anche dal lavoro che gli operatori giuridici – de jure condito – svolgono ogni giorno, tenendosi ben lontani dai riflettori.
Un esempio notevole di questo lavoro “sommerso” è rappresentato dalla ricca esperienza maturata negli ultimi anni dal Conservatore dell’Archivio Notarile di Brescia. Un’esperienza trasfusa nelle annotazioni redatte per i tanti corsi di formazione tenuti per gli operatori archivistici e per gli interventi svolti in tanti incontri di studio rivolti ai notai.
Il materiale che ne è scaturito è parso di particolare valore, considerata anche la scarsità nella materia di strumenti bibliografici che siano di reale sostegno all’attività professionale.
Così si è pensato di raccogliere quelle annotazioni, senza alterarne il taglio volutamente e preziosamente “operativo”, allo scopo di assicurarne la diffusione, nella convinzione che possano rappresentare un valido strumento di lavoro.
Al di là dell’evidente preparazione e professionalità dell’autrice, piace credere che quanto pubblicato sia, in piccola parte, il frutto della fatica quotidiana dei notai bresciani: e così anche (o, forse, soprattutto) degli errori inevitabilmente commessi nel loro sforzo di essere “interpreti del nuovo”.
Notaio Mario Mistretta
Notaio Giovanni Battista Calini