Descrizione
In questa storia c’è il castello, ci sono l’imperatore, il principe e la strega. C’è il lago e c’è il bosco. Ci sono le rondini e le rose, elementi cari a Giovanni Quaresmini e ricorrenti nei suoi scritti. A rafforzare le parole, ci sono le immagini. Tante mani, tante tecniche. Una Babele di artisti che rendono ancora più preziosa la fiaba.
I livelli di lettura sono molteplici, sul piano relazionale ma anche e soprattutto introspettivo. È la speranza che fagocita la disperazione. È il bene che sconfigge il male.
Questa fiaba è un inno all’innocenza, all’armonia incondizionata, capace di ridare vita ad esistenze pietrificate.
È la voce della piccola Gertrude che dissolve la melodia suadente – ma maligna – della strega. Entrambe sono parti di noi: vanno svelate, comprese, accettate, superate. Perché la strega non può essere vinta, se non viene prima riconosciuta. Esprime la malvagità che, in forma più o meno marcata, è figlia della condizione umana, forza trascinatrice negli abissi della solitudine, come si trattasse di un castello abitato dal nostro io, senza ponti levatoi, inaccessibile.
Anche l’antidoto va cercato in noi, ed è l’innocenza, l’amore puro. Unico vero riscatto alle nostre paure. Personali ma anche collettive.
Nunzia Vallini (direttore responsabile Giornale di Brescia)
ARTISTI:
Pierangelo Arbosti, Enzo Archetti, Chiara Bolometti, Mara Cantoni, Michel Della Vedova, Nevio De Luca, Ornella De Rosa, Oscar Di Prata, Mario Emilio Ferrari, Roberto Formigoni, Domenico Gabbia, Ivan Garrini, Bruna Gelpi, Rifat Koray Gökan, Giusi Lazzari, Andrea Marchetti, Eugenio Mombelli, Loredana Mor, Mariarosa Mosca, Giulio Mottinelli, Simo Nygren, Paola Pezzotta, Camilla Quaresmini, Dario Romano, Romana Romeo, Cento Rossi, Giacinto Silistrini, Uber, Laura Zani, Tiziana Zini.
