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AA.VV.
A cura di: Giuseppe Fusari

Ottavio Amigoni 1606-1661

Museo Diocesano Brescia

16.00

Categoria:
Testi: Giuseppe Fusari - Fiorella Frisoni - Andrea Crescini - Paolo Linetti - Laura Mazzoleni
Formato: 165x240x11 mm - pp. 144 - illustrato colori - copertina con alette lunghe plastificazione opaca
Edizione: 2012
ISBN: 978-88-8486-516-8
Product ID: 2710

Descrizione

Il 28 ottobre 1661, a 55 anni da poco compiuti, moriva Ottavio Amigoni, pittore che mai, nel corso della sua vita si definì tale, lasciando nell’impressione in quelli che ne studiarono le vicende artistiche che questa non fosse la sua professione, ma forse poco più di un hobby da affiancare al lavoro vero, quello di speziere accanto ai fratelli. Le poche righe a lui dedicate (i contemporanei non lo definirono mai insigne o ottimo) e l’esiguità delle opere conosciute sembrava avvalorare quest’ipotesi.
Così Ottavio rimaneva oscurato, schiacciato tra i più noti maestri, Antonio e Bernardino Gandino e il pure noto Pompeo Ghitti, complice forse l’epoca nella quale visse, povera di artefici locali e dominata da un uniformante palmismo.
Solo in anni recenti si è cominciata una riscoperta degli artisti del XVII secolo e, tra quelli che hanno operato nel bresciano, si è riletta prima la figura del lucchese Pietro Ricchi e poi quella del cremasco Gian Giacomo Barbelli, contemporanei di Ottavio e intrecciati stilisticamente alla sua carriera artistica.
Anche per l’Amigoni si è auspicata una riscoperta e si sono moltiplicati gli studi e le ricerche: la sua figura ha preso corpo, si è meglio definita la sua vicenda artistica, gli influssi e i caratteri propri di questo artista defilato.
Dopo la breve monografia dedicatagli da Giuseppe Fusari e le puntualizzazioni di Fiorella Frisoni, questa mostra – la prima monografica dedicata al pittore – desidera aggiungere qualche altro tassello alla conoscenza dell’artista in vista di uno studio più compiuto e completo.