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Giovanni Quaresmini

Il pastorello della Val Trebbia

Racconto realmente accaduto

10.00

Categorie: ,
Illustrazioni: Studio "El pitúr" dei Fratelli Brianza
Formato: 130x180x8 mm - pp. 80 - illustrato b/n - copertina con alette lunghe plastificazione opaca
Edizione: 2009
ISBN: 978-88-8486-367-6
Product ID: 2454

Descrizione

Il racconto, pur arricchito con qualche nota di fantasia, costituisce un resoconto di fatti realmente accaduti. Mi sono stati narrati con simpatica foga di cuore e di mente da Beppe Brianza, nato a Trenzano il 15 maggio 1946. Si tratta di ricordi personali, ma che delineano la situazione più generale e diffusa in Italia nel periodo in cui si stava cercando di rimarginare la profonda ferita della guerra.
Beppe, dopo aver fatto il pastorello in Val Trebbia nel 1956, l’anno successivo andò a vendere le pesche per le cascine di Trenzano, Berlingo, Castrezzato, Comezzano, Maclodio, Roccafranca, Castelcovati e Rudiano. Legava il carrettino alla bicicletta e via a scorribandare tra i casolari.
Il prezioso frutto proveniva dai frutteti degli imprenditori agricoli delle famiglie Fioletti della frazione Pieve di Trenzano. Successivamente si dedicò con il fratello Ermenegildo alla lucidatura dei mobili recandosi dove il lavoro lo richiedesse. Subito dopo, Beppe ritornò per qualche tempo all’esperienza del “faméi” dal nipote di suo padre Piero. In tale occasione il suo luogo di lavoro era Trenzano presso la famiglia di Giuseppe Cogoli, che coltivava la campagna, ora lavorata dai figli.
A 13 anni era, ormai, pronto per recarsi a Milano a fare il manovale, un’esperienza assai diffusa tra le nuove generazioni in buona parte della provincia di Brescia, che ha dato il suo fecondo contributo di idee e di lavoro al boom economico degli anni Sessanta.
Pochi anni dopo, a 16 anni, si registrerà la svolta della sua vita con l’avvio dell’attività di imbianchino con il fratello Ermenegildo. Tale esperienza gli consentirà negli anni Settanta di iscriversi alla Camera di Commercio e di svolgere l’attività di artigiano imbianchino in proprio.
Nel 1971 si è sposato con Giuliana Verzeletti da cui ha avuto tre figli: Manuel, Daniele e Samuele.
Manuel e Daniele proseguono il lavoro del padre e svolgono, tuttora, l’attività di tinteggiatura e di decorazione, mentre Samuele, dopo essersi laureato in architettura, lavora come libero professionista a Milano.