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AA.VV.
A cura di: Claudia Piccinelli

Con occhi femminili

…non solo donne in copertina

Categoria:
Collana: catalogo mostra ITC
Prefazione: Luca Senici - Piera Maculotti
Introduzione: Claudia Piccinelli - Marcello Riccioni
Premessa: Delia Borelli - Pasquale Antonio Motta - Simone Mazzata
Formato: 165x240x10 mm - pp. 136 - illustrato colori - copertina con plastificazione opaca
Edizione: 2012
ISBN: 978-88-8486-483-3
Product ID: 2708

Descrizione

“Con occhi femminili” esprime l’intento di ri-scoprire l’essenza del femminile affinché ne riaffiorino le peculiarità, anche attraverso una ricerca artistica capace di ri-valutarne il valore.
Fin dai primordi, la donna è stata raffigurata attraverso simbologie archetipiche che rimandano ai fondamenti e al mistero che avvolge la sua immagine.
Perché mistero? Forse per la sua peculiarità e prerogativa che la rendono capace di essere in sintonia con il creato. Non è un caso che la donna venga delineata con figure che rinviano agli elementi della natura, nei quali si può identificare il principio primo dell’esistenza.
Il femminile, dunque, è sempre stato pensato come un’energia legata alla terra, alla Madre-Terra rappresentata dall’argilla bianca o dalla creta modellata, da ricondurre al ciclo del ritorno alla Terra – Madre – Africa culla dell’umanità, all’Acqua quale fonte e principio di vita, all’Aria, nutrimento vitale del corpo e dello spirito e all’energica forza del Fuoco. Ugualmente l’immagine simbolica dell’Albero, come Grande Quercia, sintetizza le umane virtù del femminile: dalla rettitudine del tronco, alla profondità delle radici, alla generosità dei frutti.
Anche l’abile maestria in tutte quelle attività che riguardano la modificazione e il rinnovamento della materia, che viene modellata attraverso le operazioni di filatura, tessitura, cucito, ricamo, intreccio, ma anche le ancestrali azioni quotidiane dell’impastare, cucinare, mescere, coltivare, conservare rientrano nei primordiali misteri di trasformazione, uniti all’insita predisposizione femminile ad intessere relazioni significative, manifestazione di apertura all’altro da sé. Misteri primordiali ai quali si vuole restituire l’originaria dimensione, in quanto espressione di attitudini dell’intima natura della donna, che si fanno dono.
Un’altra immagine ben si presta altresì, ad esprimere la presunta fragilità del femminile: quella della farfalla, spesso evocatrice dell’idea della leggerezza, delicatezza, leggiadria. Ma essa è anche emblema di metamorfosi, che contiene un’energia capace di evolvere in forme dagli sviluppi sempre nuovi e autentici.
Forse è la stessa energia dell’amore-eros che diventa possibilità di amore incondizionato. O forse, la stessa forza vitale che rende la figura femminile resiliente e in grado di uscire dalle situazioni di sofferenza con atto creativo, trasformandole in scelte uniche e arricchenti per sé e per gli altri.
Fino alla riscoperta da parte della donna della consapevolezza di generare e creare idee così come genera la vita, e della sua prerogativa di essere nodo vitale di trasmissione del sapere mediante quell’altra peculiarità del sentire femminile che, ancora una volta, è generoso dono.
Al riguardo, crediamo nell’apporto offerto dall’Arte, la quale si propone non solo come un atto estetico, in quanto è Arte che si fa discorso, interprete di un’etica e dei poliedrici sguardi femminili sul mondo, reso nuovo se intessuto di sottili trame che daranno vita a prospettive e visioni inedite.
Un invito a coglierne l’essenza profonda, affinché anche le nuove generazioni siano a loro volta portatrici di valori di senso, in grado di restituire alla donna una rinnovata dignità come persona.
E se tutti siamo chiamati a realizzare la bellezza di tale valore, il presente lavoro vuole esprimere il nostro contributo.
(Claudia Piccinelli)